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Us Palmese si aggiudicano il primo “Memorial Franco Rombolà”

Una grande giornata di sport

Quadrangolare organizzato dall’associazione di Brattirò

Memorial "Franco Rombolà" - foto Vallone

Magnifica e memorabile giornata quella organizzata dall’associazione sportiva Franco Rombolà allo stadio comunale Girolamo Grillo di Parghelia. Il Memorial calcistico per ricordare il personaggio, al quale è dedicato il sodalizio da poco formatosi, è stato vinto ai rigori dai giovani Juniores della Palmese che si sono imposti sulla Berretti della Vibonese. La finale è stata giocata nel pomeriggio mentre le due semifinali sono state disputate nel corso della mattinata. L’us Drapia ha perso la prima semifinale anch’essa ai rigori contro i ragazzi di Vibo, mentre la Palmese si è aggiudicata l’altra partita con un secco 3-0 sulla Berretti del Catanzaro. Il terzo posto è andato ai catanzaresi che hanno vinto di misura contro il Drapia. Le quattro sfide, suddivise in due tempi di 45 minuti sono state avvincenti. Molto emozionato Michele Rombolà, presidente dell’associazione brattiroese organizzatrice del torneo, il quale, oltre a ringraziare a nome degli associati la Regione Calabria, il comune di Drapia e quello di Parghelia per la collaborazione prestata, ha letto al pubblico un breve ma toccante e significativo ricordo di Franco Rombolà. Ha dapprima fatto qualche accenno biografico citando le squadre nelle quali Franco Rombolà ha militato da calciatore e quelle che ha allenato. “Persona amabilissima- ha quindi aggiunto- reclutava porta a porta i giovani e gli adulti per avvicinarli allo sport.” Ha poi sottolineato la facilità che aveva Franco Rombolà nel fare amicizia e nel far aggregare i ragazzi. “Era anche la persona dei rimproveri e delle sgridate – ha poi specificato il presidente del sodalizio- perché durante le prestazioni esigeva il massimo impegno,  la massima serietà e tanta, tanta, tanta, umiltà. Egli ci teneva  a vincere gli incontri perché l’obiettivo di chi si allena con dedizione e passione è ottenere un buon risultato, ma sempre con il massimo rispetto per gli avversari e per le regole.  Ma Franco Rombolà – ha successivamente precisato rivolgendosi all’attento pubblico- non è stato solo uomo di sport. E’ stato anche e soprattutto una persona di cultura. Un animo sensibile con un notevole interesse per la letteratura, la storia e la poesia. Di quest’ultima era, si può dire, innamorato. Rombolà ha avuto un rapporto coinvolgente e proficuo specialmente con i giovani, suoi alunni in classe ed allievi sul campo. Li spronava a studiare, a praticare uno sport ed essere così felici. Sapeva stimolare lo spirito critico dei ragazzi e insegnava loro a credere in sé stessi, in ciò che si fa, ed essere umili e volenterosi. Affrontava le ore di lezione con entusiasmo e adoperava un metodo d’insegnamento che rendeva piacevole il tempo passato con lui. Trasmetteva una grande passione e sapeva suscitare forti emozioni facendo affezionare gli alunni a lui ed alla Cultura. E’ stato- ha proseguito- un punto di riferimento educativo per molte generazioni di ragazzi. Questo legame evidente tra la sfera sportiva e quella culturale ha fatto di lui un educatore esemplare che ha lasciato un indelebile e positivo ricordo in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Il professore Franco Rombolà – ha concluso- ci ha lasciato fisicamente alle ore 9:30 circa del 30 ottobre 1997 nella II A del Liceo Scientifico di Tropea. E’ morto proprio davanti ai suoi alunni mentre svolgeva una lezione, pronto per indossare la tuta ed andare ad allenare.” Da segnalare che la festa sportiva commemorativa è stata disertata dalle autorità scolastiche. La scuola, alla quale Rombolà ha dato tanto e all’interno della quale è morto quel triste mattino di 13 anni fa, non ha partecipato al Memorial, neppure tramite l’invio di un saluto simbolico. Ben pochi colleghi di Rombolà, inoltre, erano  presenti. Gli “educatori” e le istituzioni scolastiche locali, solitamente attente a prodigarsi per la “cultura”, avrebbero dovuto, a nostro avviso, dimostrare maggiore intraprendenza e soprattutto sensibilità nei confronti di questa iniziativa.

 


Mario Vallone
4 aprile 2010

 

 

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