LA GASTRONOMIA

GASTRONOMIA PRIMI PIATTI SECONDI PIATTI CONTORNI DOLCI

        

La Gastronomia di questa splendida regione che vede uniti

territori completamente differenti è ben bilanciata; nel suo ricettario si

possono trovare nella giusta proporzione piatti a base di

carne ovina e suina, di verdure (particolarmente usata la melanzana)

e di pesce. La Calabria è una terra aspra, soleggiata che regala profumati agrumi,

olive, oltre che ortaggi e vini. Una caratteristica particolare di questa

cucina è quello della lavorazione dei cibi finalizzata alla loro conservazione.

Sin dal passato l'asprezza del terreno, la mancanza d'acqua nell'entroterra e le condizioni

climatiche hanno influito un pò su tutta la gastronomia e hanno reso necessaria un'attenta conservazione

dei cibi per poter usufruire di essi anche nei momenti di difficoltà.

Diffusissime dunque su tutto il territorio sono le conserve: dai prodotti sott'olio alla conservazione

degli insaccati. Contadini, pastori e pescatori hanno tramandato

 i segreti della lavorazione degli ortaggi, delle carni, in modo particolare del maiale e

del pesce. E' questa una terra dalla tradizione culinaria povera fatta di elementi

semplici e genuini, di sapori ed odori forti… un po' come tutta la gastronomia calabra.
 

 

  L'arte della pasta


Una protagonista indiscussa della gastronomia calabrese è indubbiamente la pasta. Si narra che sia fondamentale nella vita di una donna conoscere l'arte della pasta fatta in casa;addirittura in passato si invitavano i giovani a sondare se le proprie donne conoscessero almeno 13 modi per realizzare la pasta. Saper impastare bene ed in molti modi diversi significava essere una brava moglie ed una perfetta padrona di casa. Un modo famosissimo per realizzare la pasta è quello del "dinaculu", un bastoncino di giunco intorno al quale si avvolge la pasta per farle assumere la caratteristica

forma arrotolata dei "fileja". Il condimento è vario:la pasta può essere

condita con sughi di carne o pesce.

 


                             
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Calabria: il vino più antico d'Europa


Si deve alla Calabria il termine Enotria, terra del vino, con cui gli antichi greci conoscevano l’Italia. Erano calabresi i vini che venivano offerti ai vincitori delle Olimpiadi che si svolgevano ogni quattro anni a Olimpia in Grecia. Nell’antico porto di Sibari veri e propri “enodotti” facilitavano il trasporto del vino che veniva caricato in anfore di terracotta ed esportato dai romani in tutto il mondo conosciuto di allora. Purtroppo, dopo le distruzioni provocate dalla fillossera sul finire del XIX secolo, poco resta di questo passato glorioso: molti vigneti sono scomparsi e non sono stati più reimpiantati, in parte anche a causa della massiccia emigrazione della popolazione avvenuta intorno agli anni cinquanta. Recentemente però si sta assistendo ad un ritorno alla viticoltura di qualità: sempre più numerosi sono i viticoltori che investendo nelle ottime potenzialità dei terreni e del clima calabro, privilegiando i vitigni tradizionali, stanno dando alla luce vini di eccellente fattura. Dominano il panorama vinicolo calabrese i vini rossi ottenuti nella grande maggioranza dal vitigno autoctono gaglioppo. L’esempio più rappresentativo è il Cirò, vino corposo e caldo, dal profumo delicato intensamente vinoso, che prende il nome dal paese omonimo nelle cui vicinanze si produce. I vini bianchi calabresi si ottengono invece in prevalenza da un altro vitigno autoctono: il greco bianco che dà il meglio di sé quando le uve vengono appassite al sole per dare origine a vini dolci dalla grande struttura alcolica .

 

  

 

 

 

I Salumi


Il maiale domina in tutta la gastronomia calabrese.

 Intorno al maiale e alla sua macellazione si è sviluppata

 nei secoli una grande tradizione popolare di riti,

leggende e usanze. Dall'arte della macellazione derivano

i salumi tipici della regione: la celebre soppressata, composta

da carne magra selezionata tra pezzi di coscia filetto e  insaporita con pepe e sale, le salsicce dolci e piccanti,

le pancette affumicate, il capicollo,la nduja.
 

 

 

 

 

 


 

 

La Nduja

 

La nduja è un salume morbido, spalmabile, piccantissimo

che fa parte della tradizione culinaria calabra.
La 'nduja ha la fama di essere un cibo afrodisiaco

che aiuta il cuore, agisce come vasodilatatore con grossi

benefici per i capillari e per le arterie coronarie. Può essere

assaporato spalmato sul pane o come condimento per la pasta.

 

 

 

 

 

 

Il Peperoncino Calabrese

Il peperoncino è sicuramente

uno degli ingredienti

maggiormente usati nei piatti

della tradizione regionale

calabrese, viene ampiamente impiegato

fresco, conservato o macinato in tutte le portate.

Il peperoncino piccante è un arbusto molto diffuso

soprattutto nelle regioni tropicali e la maggior parte

delle varietà di peperoncino sono originarie

dei Caraibi.

Caratteristiche: arbusto perenne che produce

frutti conici di forma allungata, inizialmente verdi

che diventano rossi con la maturazione. Può essere

coltivato sia negli orti che nei vasi. A differenza dei

 peperoni (appartenente alla stessa famiglia)

non assumono dolcezza con la maturazione.

Generalmente i peperoncini più piccoli sono

i più piccanti, esistono qualità molto piccanti,

piccanti ma anche dolci.

Proprietà terapeutiche: il peperoncino favorisce

la digestione facilitando la secrezione dei succhi gastrici.

 La tradizione popolare riferisce al peperoncino moltissimi

poteri terapeutici, molti dei quali sicuramente veri, e altri

non dimostrabili. Sicuramente aiuta nella cura dell'arteriosclerosi,

artrosi, abbassa il livello di colesterolo nel sangue.

Si sconsiglia l'impiego del peperoncino ai bambini,

a persone che soffrono di acidità di stomaco, ulcera, cistiti.

 

 

La Cipolla rossa di Tropea

La cipolla rossa di Tropea viene coltivata in queste zone

da oltre 2000 anni e fu importata dai fenici. Attualmente la

 produzione della cipolla ha notevolmente influenzato le

attività produttive e lo sviluppo socio-economico della regione.

La cipolla rossa di Tropea gode del marchio di qualità per garantirne

la qualità e tutelarne la produzione stessa. Viene coltivata nei territori

di Tropea e Capo Vaticano grazie alla mitezza del clima dovuta alla

 vicinanza del mare che limita gli alti sbalzi invernali di temperatura.

Caratteristiche: è composta da varie tuniche carnose

e concentriche. Quella esterna è di colore rosso, invece

quelle interne bianche. Ha un sapore particolarmente dolce.

Digeribilità: viene principalmente impiegata per insalate

miste, è molto ricca di zuccheri (glucosio, fruttosio, saccarosio).

Contiene circa 20 calorie per 100 gr. di cipolla.

Proprietà terapeutiche: contiene vitamina C. E' un alimento

antinfluenzale, antiemorragico, è coadiuvante nelle terapie

a base di cortisone. E' inoltre ricca di ferro, ed influisce positivamente

sulla diuresi e sull'ipertensione.

 

 

 



 

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