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IL VENTENNIO FASCISTA 1920-1940

                 

Finita la guerra i giovani combattenti tornano pieni di speranza che presto svanì. Dovendo fare i conti con una realtà sempre più amara fatta di miseria e disoccupazione, l' unico rifugio restava ancora l’emigrazione.

Il regime fascista in Brattirò attecchì soprattutto tra i giovani, infervorati dalla propaganda. 

In Brattirò cominciò l’istruzione pubblica. I ragazzi e le ragazze vestiti di giovani balilla e di figlie della lupa (foto1)(foto2), cominciarono quel processo di apprendimento del quale oggi ne godiamo i frutti.

In questo periodo nacque “la Congrega”, associazione della quale tratteremo ampiamente in una pagina dedicata.

Nel primo dopoguerra la tubercolosi fece molte vittime nel nostro paese, specialmente tra le ragazze spesso malnutrite.

Tra il 1935 ed il 1938 accadde un avvenimento che vide coinvolto tutto il paese, chiamato “a lotta di previti”. Alla morte del reverendo Ferdinando Rombolà, prese il posto il giovane sacerdote Don Cortese.

In poco tempo riuscì a farsi amare dalla popolazione. Le sue iniziative, specialmente nel settore giovanile, portarono l'entusiasmo.

Il vescovo destinò don Cortese ad altri incarichie. Questa imposizione fece si che la popolazione si ribellasse. 

Iniziò così una fase di lotta contro l’istituzione religiosa. La chiesa venne di fatto chiusa e i preti che si susseguirono furono boicottati a prescindere dalle loro capacità. Non si celebravano matrimoni, battesimi, messe, feste, ma venivano officiati solo i riti funebri.

Nel momento culminante di questa lotta vennero eseguiti degli arresti da parte dei carabinieri nel tentativo di spaventare gli abitanti. Essi però per tutta risposta ogni  mattina scaricavano per protesta “u pisciaturi”, utilizzato nella notte, davanti la casa parrocchiale.

Al furore subentrò la stanchezza e forse anche il buonsenso e quindi fu accettato don Pasquale Bagnato, che per molti anni resse la parrocchia.

Intanto all’orizzonte della nostra patria, trascinati dal regime fascista, si addensavano nubi di guerra. 

 

 

 

 

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